“Tutto il mondo è paese” è un’espressione che era già in uso tra gli antichi romani. La versione latina, già citata da Petronio, infatti, recita: “Ubique medius caelus est”, alla lettera “Ovunque c’è in mezzo il cielo”.
“Tutto il mondo è paese”, gergalmente, è una frase che, non di rado, viene pronunciata con amarezza per commentare il ripetersi, in ogni angolo del pianeta, di mali o problemi comuni.
Ma ricordare che “ovunque c’è in mezzo il cielo”, che “tutto il mondo è paese” può anche essere il modo per rilevare come, ribaltando in senso positivo questo luogo comune, non esistono differenze così sostanziali fra le persone, pur se con diverse provenienze geografiche, politiche e sociali, tra comunità e nazioni diverse, perché i medesimi sono i bisogni degli esseri umani, così come medesimo è il desiderio di “appartenere”, di sentire senso di amicizia e protezione nel luogo in cui si abita per pochi o tanti anni.
Ed è un’espressione che può ricordarci anche che, di fatto, la normalità che ci circonda, da sempre, è già, essa stessa, il frutto di tante “diversità”.
A Bari, come altrove, tutto il mondo è paese perché, mentre il rumore di fondo della propaganda contro stranieri e minoranze di ogni tipo non arretra, l’integrazione è ormai routine per le città che portano di già con sé i colori, le tradizioni e le culture dei migranti di prima e seconda generazione, come un nuovo dna, nella vita di tutti i giorni.
Una normalità che è più estesa di quanto avvertiamo.
La campagna a Bari tutto il mondo è paese è un invito a guardare l’intercultura oltre gli stereotipi, come a un fatto che, per di più, non ha nulla di straordinario, né di eccezionale perché è un dato incontrovertibile, statistico, è già l’assoluta verità delle strade, delle piazze, degli uffici, delle aule della nostra città.
Una normalità che abbiamo scelto di raccontare attraverso i volti di cittadine e cittadini baresi migranti, di prima e seconda generazione, ritratti nella loro vita di tutti i giorni, raccontando frammenti di storie che prendono il via dai quartieri della città disegnando lo scenario naturalmente cosmopolita che ormai connota Bari.
Foto, podcast e brevi clip video compongono la campagna che invita a incontrare lo sguardo di cittadine e cittadini per i quali Bari è casa.
“A Bari tutto il mondo è paese” è un’iniziativa nell’ambito della campagna permanente con le discriminazioni razziali voluta e promossa dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari e da Casa delle Culture.
Scopri la campagna qui