La popolazione dei Rom, Sinti e Camminanti, è da sempre una delle popolazioni più vulnerabili e stigmatizzate. Un processo di stigmatizzazione che ha origini molto antiche, che ha trovato il suo apice durante le persecuzioni naziste, ma che continua a riprodursi nella vita quotidiana attraverso forme di disuguaglianza, rifiuto e marginalità.
Oggi, 8 aprile, si celebra nel mondo il Romano Dives, la Giornata internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti, e abbiamo scelto di soffermarci su questa ricorrenza perché l’antiziganismo è una forma di razzismo non solo estremamente radicata e diffusa, ma soprattutto è un fenomeno che gode di una insolita diffusa accettazione sociale e politica.
Vogliamo allora ribadire, ancor più in tempo di pandemia, la necessità e l’urgenza di politiche di inclusione di Rom e Sinti che garantiscano il raggiungimento di pari diritti e opportunità di partecipazione socio-economica. Per una società equa e giusta.
I contributi a tema di questo post partono dall’illustrazione che con Roberta Cagnetta abbiamo voluto dedicare a Raymond Gurême, “il piccolo acrobata”, un testimone prezioso della storia d’Europa: del Porràjmos, ovvero l’Olocausto dimenticato del Popolo Romanì e della Resistenza. Nell’illustrazione abbiamo voluto raffigurare il cartello “Vietato ai nomadi” che, nel 2010, un anziano Raymond trovò affisso a Petit- Couronne, vicino a Rouen. Il vecchio giostraio, indignato, riuscì a svellere il cartello e a portarselo via in segno di protesta. Un episodio che ancora deve interrogarci: come si può, nell’Europa del Terzo Millennio, consentire a qualcuno di scrivere “Vietato ai nomadi”?
***
In questo post quindi trovate:
* un archivio internazionale dedicata alla cultura rom
* un documentario e un sito di approfondimento
* un movimento che si batte da anni contro le campagne di discriminazione
* un’associazione di riferimento per iniziative di solidarietà
***
RomArchive
L’archivio digitale RomArchive mira a raccogliere documentazioni da tutto il mondo e far luce su ciò che finora si conosce della storia gitana. Finanziato dalla German Federal Cultural Foundation, il progetto si divide in dieci sezioni curate da voci autorevoli tra artisti, storici, scienziati e attivisti provenienti da tutta Europa, la maggior parte di origini Rom.
Uno strumento di conoscenza che può diventare veicolo di incontro, arginando il pregiudizio e la violenza storicamente perpetrati contro questi popoli.
***
“La Versione di Jean” è la storia di un uomo che vive nel più grande “campo rom” d’Europa, nella periferia di Torino, e che usa il suo cellulare per filmare e registrare diversi momenti di vita quotidiana di quel campo, fino alla sua totale distruzione. Nel grande spazio rimasto vuoto dopo lo sgombero forzato della sua famiglia e di centinaia di altre persone riaffiorano i suoi ricordi. E’ un film documentario, ma è anche un sito web di approfondimento, un luogo della memoria per chi dal 2000 al 2018 ha vissuto nella baraccopoli “rom” di Lungo Stura Lazio, a Torino, e ha cercato di resistere agli sgomberi forzati e alla distruzione del campo. Un sito/archivio che può diventare un percorso di scoperta per chi non ha mai conosciuto quella realtà, sospendendo per un momento tutti i pregiudizi, luoghi comuni e stereotipi che strutturalmente definiscono e stigmatizzano le popolazioni rom e i campi ghetto in cui le persone povere, rom e non, sono costrette a vivere, in particolare in Italia. È
una storia grande e importante, fino ad ora invisibile. Per questo è importante condividerla.
***
Kethane
Kethane è un movimento che da anni si batte contro le campagne di pregiudizio e discriminazione verso sinti e rom e contro le “politiche della ruspa” e degli sgomberi. La pagina web del movimento offre numerosi spunti circa progetti, iniziative, contributi di riflessione. Molti anche gli spunti di attualità circa l’emergenza Covid che ha esasperato la difficoltà per rom e sinti di esercitare diritti fondamentali come lavoro, istruzione, casa. Su questi temi il Movimento Kethane si rivolge al mondo rom e sinto e al mondo non rom, perché con interventi, contributi e progetti si costruisca il percorso per vivere insieme in pace e giustizia.
Per chiunque voglia avvicinarsi alle tematiche legate al mondo rom, un punto di riferimento nazionale è senza dubbio l’Associazione 21Luglio, composta da rom e non rom, da anni impegnata nel supportare gruppi e individui in condizione di segregazione estrema e di discriminazione tutelandone i diritti e promuovendo il benessere delle bambine e dei bambini. Numerose le campagne, le iniziative e i materiali a disposizione sul portale e sulla pagina facebook dove hanno luogo eventi online e dibattiti anche su temi di carattere scientifico e culturale.